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martedì 28 settembre 2010

Elia Chianese: Nessun problema di spogliatoio, siamo uniti...

Dopo il pari con il Como che lascia l'amaro in bocca ai tifosi ed ai giocatori, in sala stampa si presenta il migliore in campo della sfida con i lariani.

Ecco l'intera intervista:

lunedì 27 settembre 2010

Il Pagellone: Cesarini gol ed invenzioni, male la mediana...

Non ci nascondiamo, al di là delle difficoltà del momento, ci aspettavamo di più dalla gara odierna, vuoi perché il cambio di tecnico porta spesso una reazione nervosa nei giocatori, vuoi per la situazione non certo idilliaca in seno alla squadra lariana.

E' venuto fuori un pareggio alla fine da accettare, nonostante gli aquilotti abbiano comunque proposto qualcosa in più rispetto agli avversari, ma si è visto solo a sprazzi lo spirito di squadra che il pubblico si aspetta.
Che Pane, almeno in questa fase, si fidasse più dei giocatori che conosce bene, non è una novità e nemmeno una sorpresa, che questi siano andati meno bene di quello che lui si aspettasse, è un altro dato di fatto.

Francamente la mediana Grieco - Padoin ha deluso, sia a livello dinamico che tecnico, tanto che rinunciare ad Herzan, uno dei più positivi in questo inizio di campionato, è sembrato un azzardo.

Gli esterni invece non sono andati male, in palla Chianese, positivo Marchini che deve comunque giocare più con i compagni.

L'attacco era obbligato, così come la difesa, battuta da una penetrazione di Maah, ma comunque positiva nella coppia centrale Buscaroli - Fissore.

Il clima del Picco non aiuta, ma la squadra deve dare di più, sarà compito di Pane trarre il meglio da questo gruppo al quale i valori non mancano.

E' per questo che, prima di decretare il fallimento della campagna acquisti, è doveroso aspettare qualche altra domenica.

Le pagelle:

Aprea 6 - Ordinaria amministrazione sino alla conclusione da fuori di Villar che respinge con bravura. Sul gol difficile dire se potesse fare di più, la conclusione di Maah è molto angolata.

Enow 6 - Prova a spingere sulla fascia, ma deve fare i conti con le incursioni del peperino Villar. Non demerita, anche se il triangolo che porta alla rete di Maah lo taglia fuori.

Buscaroli 6,5 - Attento, concentrato, efficace. Sul gol qualcosina di più forse poteva fare, ma c'è da dire che Maah indovina un diagonale molto preciso.

Fissore 7 - Guida la difesa con la giusta autorità imbrigliando, con Buscaroli, le velleità di Cozzolino. Il suo rendimento sta salendo di qualità, bisogna evitare però di prendere gol, in questo momento delicato sarebbe già una gran cosa.

Pedrelli 6,5 - In copertura fa il suo, senza soffrire molto, in fase offensiva quando indovina il cross è sempre pericoloso perché le sue traiettorie sono un invito a nozze per gli attaccanti. In crescita.

dal 31' s.t. Scantamburlo s.v. - Ultimo quarto d'ora di gara per dare il cambio a un Pedrelli in debito di ossigeno.

Marchini 6,5 - Ha giocate da altre categorie e questo si sapeva, il punto è riuscire a metterle al servizio della squadra per scardinare le difese. In questo c'è ancora un po' da lavorare, ma siamo sulla buona strada.

dal 27' s.t. Casoli 6 - Non si può certo dire che non entri bello carico, quanto alla concretezza, c'è ancora da lavorare. Eppure anche oggi dimostra di avere i mezzi per rendersi utile non solo in contropiede, ma anche nel creare superiorità numerica nelle giocate offensive.

Grieco 5 - Pane si affida alle sue qualità tecniche per dare un senso di gioco alla squadra. Nella prima parte della gara riesce a soddisfare il mister, poi lucidità e gambe lo abbandonano ed è notte fonda.

dal 12' s.t. Musto 6 - Prende il posto di Vito Grieco e cerca di fare girare la sfera. Qualche apertura non giunge a destinazione, ma rispetto alle ultime uscite si fa apprezzare sul piano dell'interdizione. C'è da lavorare, ma merita fiducia, se non altro per dargli la possibilità di guadagnarsi un posto da titolare.

Padoin 5,5 - Spostato in mezzo al campo dopo due gare da terzino cerca di fare il compito con agonismo e determinazione. Niente di trascendentale, ma gli manca la lucidità giusta e con il passare dei minuti si spegne progressivamente.

Chianese 6,5 - Torna in campo dal primo minuto e lo fa con il piglio giusto. La condizione fisica lo aiuta ed impegna con le sue discese la difesa, peraltro abbottonata, del Como. A giudicare dal suo impiego dopo qualche domenica di purga, ha la fiducia del mister, sta a lui mantenersi su certi standard di rendimento.

Cesarini 7 - Croce e delizia, come spesso accade. Quando gioca lontano dalla porta fioccano i cartellini per gli avversari. Vicino alla porta, potrebbe fare meglio. Il suo gol attenua il clima bollente del Picco, ma di contro il suo gesto alimenta discussioni. Le sue spiegazioni in sala stampa lasciano con il dubbio, ma lo Spezia ha bisogno di tranquillità, non di polemiche. La buona fede di un innamorato dello Spezia come Alessandro, non può essere messa in discussione, come la sua voglia di portare le aquile in alto.

Lazzaro 5 - Non è in giornata e si vede. Non è nemmeno tutta colpa sua perché qualche suggerimento dei compagni è fuori misura, ma deve stare tranquillo e lavorare, perché le qualità per emergere anche in questa categoria le ha, sta a lui metterle in mostra, con la naturalezza di sempre.

Mister Pane 6 - Bocciarne il lavoro alla prima apparizione sarebbe ingeneroso. Tuttavia credo che si sia reso conto che rinunciare ad Herzan in mezzo al campo, sia al momento deleterio. Per il resto, la scelta di Chianese da buoni risultati, ma quello che manca ancora è quell'idea di gioco che l'ex Ascolano dovrà plasmare nella squadra. Quanto tempo ci vorrà è difficile da dire, ma il campionato non aspetta e la penultima piazza è lì impietosa a dimostrarlo.

Arbitro Irrati 6 - Distribuisce cartellini per i falli su Cesarini e non sbaglia, anche se ha molto la tendenza a lasciar correre il gioco. Nel finale di gara perde lucidità e commette qualche imprecisione. Da rivedere una trattenuta su Fissore nelle battute finali.

Pubblico del Picco - Vedi post precedente... Si può far meglio, con l'aiuto della squadra s'intende...

domenica 26 settembre 2010

Siamo seri, così il Picco non va e la squadra rischia di naufragare...

In una giornata nella quale l'inadeguatezza dalla tessera del tifoso è venuta a galla in tutta la sua evidenza, mi sarebbe piaciuto almeno raccontare di un Picco stile vecchi tempi.

I tempi delle schermaglie con le opposte tifoserie, quelli che rendevano movimentato il pomeriggio e creavano quel pathos particolare che ti faceva venir voglia di tornare sui gradoni del Picco il prima possibile.

Devo dire che speravo nell'orgoglio della mia gente, non tanto nei confronti dei tifosi del Como, improvvidamente sistemati in gradinata, quanto nei confronti di chi questa maglia la rappresenta in campo.


I primi minuti di gara mi hanno fatto tornare indietro di qualche anno, seppur impegnato a raccontare la partita ad una Radio Lariana, cori nei distinti, clima rovente, anche se la Curva stenta sempre a decollare.

Poi piano piano il Picco si è ovattato, complice anche la prestazione non convincente, d'accordo, ma il brutto è venuto dopo.

Al gol del Como, quasi a voler sfogare la rabbia contro il male che attanaglia lo Spezia, ecco i cori ai Reggiani e gli insulti a Varini, che in campo non c'era, ma ha il torto di aver costruito la squadra e mandato a casa D'Adderio.

La voce tenuta nella gola per buona parte della gara quindi, ha avuto libero sfogo per lanciare strali contro quella parte di squadra e di dirigenza che ha il torto di essere nata o transitata dalle parti di Reggio.

E c'è pure Pane tra questi, contestiamo anche lui alla prossima, non diamogli nemmeno il tempo di pensare a come risollevare lo Spezia, mi raccomando.

Il Picco, il mio Picco, non c'è più da un po' di tempo, già da molto prima che arrivasse la tessera del tifoso, con le spaccature in Curva, un ricambio generazionale che stenta a decollare nonostante gli anni della B e, non ultime, le pretese spasmodiche dell'era Volpi.

Così, siamo seri, non si va da nessuna parte, mettersi contro a chi cerca di lavorare, nel bene e nel male per dare inizio ad un ciclo importante, non fa bene a nessuno, soprattutto se il presupposto iniziale sul quale tutto si basa è la Reggianità dei personaggi in gioco.

Il dito alzato di Cesarini è figlio anche di questo, la spaccatura che si sta aprendo sul nostro Campionato è preoccupante e rischia di compromettere ogni rincorsa alle posizioni che competono ad una squadra con dei valori.

Che il cammino di Pane fosse in salita era prevedibile, ma se noi la facciamo diventare una montagna impercorribile, facciamo il bene di chi? dello Spezia? siamo proprio sicuri?

Al di là degli aspetti tecnico - tattici che questa partita ha evidenziato, era difficile pensare ad un Pane già in grado di rivoltare il tutto come un calzino e rendere un gruppo di singoli, già una squadra rodata e consapevole dei propri mezzi.

Qualche mossa l'ex empolese l'ha indovinata, altre no, ma non riconoscergli il tempo necessario per lavorare è da masochisti.

Lo ripeto chiaro, il clima che si sta creando intorno alla nostra squadra è pericoloso, come lo è quella parte della tifoseria che con una buona dose di presunzione, contesta a prescindere e non da oggi.

La cosa grave è che sono cambiati con il passare del tempo gli obiettivi, ma non la voglia di trovare sempre dei colpevoli, da Jacopetti a Varini, da Grieco a Corradino, tanto che mi vien da pensare che chiunque occuperà in futuro i posti di comando della società, sarà sempre e comunque bersaglio.

Sia chiaro, tutti sono in discussione, se i risultati non verranno, a fine anno è giusto e sacrosanto che il Presidente tiri le somme nel modo più appropriato, ma al momento attuale il concetto è un altro, continuando così ne va del futuro immediato della squadra.

Saranno i soldi di Volpi a provocare tutto questo?

Non so, ma prima che sia troppo tardi credo che sia giusto pensare ad un passo indietro, ad una tregua, necessaria a Pane per raccogliere le idee, a Varini per preparare correttivi, perché solo chi lavora sbaglia, nello sport come nella vita di tutti i giorni.

venerdì 24 settembre 2010

Alessandro Pane: Stiamo lavorando bene, siamo pronti per il Como.

E' un Alessando Pane pacato ma determinato, quello che si presenta per la prima volta in sala stampa alla vigilia di un match di Campionato.

Ecco l'intera intervista:

martedì 21 settembre 2010

Il nuovo Mister Alessandro Pane, si presenta alla stampa

Voglia di mettersi in gioco, idee chiare, parole subito schiette nei confronti del "Progetto Spezia" condiviso con il Presidente, ma anche moduli, rosa ampia e tanto altro.

Ecco come si è presentato alla stampa oggi pomeriggio Alessandro Pane:



lunedì 20 settembre 2010

Il Pagellone: Bastano cinque minuti per rovinare tutto...

La vigilia aveva riservato tensione e non certo tranquillità, ma il primo tempo del "Druso" pareva aver cancellato per un attimo le incomprensioni ed i dissidi, se è vero che la squadra poteva andare tranquillamente in vantaggio.

Sono bastati cinque minuti per far tornare a galla i fantasmi ed i sospetti, cinque minuti che hanno cambiato il corso della gara e forse il destino di Fulvio D'Adderio sulla panchina aquilotta.

E successo tutto in fretta, ad inizio ripresa, quando sembrava che la gara fosse in mano allo Spezia, è bastato un semplice uno-due scolastico a mettere in luce la precarietà della situazione.

Dal primo al secondo gol in un battito di ciglia. Come era già accaduto a Pavia, appena si prende un gol, subentra la sindrome da sconfitta e la frenesia da prestazione.

Risultato finale, un'altra batosta, ancor più pesante di quella di Pavia, perché giunge dopo altre prestazioni sottotono, a ruota di un'evidente spaccatura in seno all'area tecnica spezzina e su un campo non certo inviolabile.

Sin qui quello che è successo oggi, con quel primo tempo che lasciava sperare in qualcosa di diverso... ma cosa accadrà?

Direi che al di là di quelle che possono essere le colpe, è difficile non prevedere una presa di posizione netta da parte della società, sia essa in un senso che nell'altro.

In sostanza, o massima fiducia in D'Adderio, o cambio alla guida tecnica immediato!

Le incomprensioni ed i diversi modi di pensare protagonisti e moduli, nelle ultime settimane, hanno progressivamente allontanato DS e Mister. Quello che era stato un percorso condiviso e vincente l'anno passato, non si è rivelato tale quest'anno.

domenica 12 settembre 2010

Il Pagellone: Tre punti pesanti, bene Herzan, in crescita Musto

Diciamo la verità, non è stata una settimana facile per D'Adderio ed il suo gruppo. La sconfitta di Pavia aveva fatto cadere qualche certezza ed alimentato qualche dubbio sulla gestione tecnica, ma soprattutto si era visto poco di collettivo, tanti solisti, poco ordinati.

D'Adderio quindi cambia ancora, dentro Comazzi a far coppia con Fissore al centro della difesa, Padoin terzino a destra e dentro Pedrelli a sinistra. Nel mezzo Musto a far l'esordio dal primo minuto, con Herzan, con Marchini a destra e Casoli a sinistra. In avanti coppia Cesarini - Colombo.

Il Gubbio risponde con un 4-3-3, apparentemente offensivo, ma è lo Spezia a partire meglio e più determinato.


La svolta del match la da il rigore e l'espulsione, con Marchini che batte in maniera precisa alla destra del portiere e sblocca la gara.

Da qui inizia un altra partita, fa caldo e gli aquilotti preferiscono controllare il gioco, tanto che i ritmi rallentano e le azioni da gol latitano.

Nel secondo tempo D'Adderio cerca di dare più spazio offensivo all'ex Casoli, togliendo l'affaticato Marchini per inserire Capuano e passare così al 4-3-3.

Casoli colpisce un palo e si rende protagonista di buone azioni in contropiede, quando poi entra Lazzaro per Colombo arriva pure il due a zero su azione d'angolo.

Non si è vista una gran partita oggi, ma quando devi vincere per forza, spesso non giochi bene, soprattutto poi se teniamo conto che siamo appena all'inizio di Settembre.

mercoledì 8 settembre 2010

Luca Salvalaggio: Ripartiamo con l'umiltà giusta...

Alla conferenza stampa del martedì si presenta l'allenatore in seconda degli aquilotti Luca Salvalaggio, sentiamo il suo parere sul momento della squadra.

Ecco l'intera intervista:


lunedì 6 settembre 2010

Il Pagellone: male tutti, compresi i tifosi, voltare pagina in fretta...

Le prime giornate di Campionato si sa, a volte raccontano tutto ed il contrario di tutto, tanto che capirci qualcosa di attendibile per il prosieguo del torneo è impresa difficile.

E questo non solo per noi che seguiamo da fuori, ma anche per chi lavora tutti i giorni con la squadra.

La gara di Pavia ha recitato un copione diverso rispetto alle precedenti due
apparizioni degli aquilotti, e pensare che doveva essere la squadra più abbordabile di questo inizio di Torneo, una pratica da poter sbrigare senza grosse difficoltà.

Evidentemente ci ingannava la giovane età dell'avversario, anche se i quattro punti in classifica un segnale lo davano. Mai fidarsi delle squadre giovani e spensierate nelle prime giornate!

Il primo quarto d'ora, mostra in pieno la buona volontà del Pavia, ma di fronte, lo Spezia lascia intravedere qualità e personalità, tanto che si attende l'occasione propizia per il vantaggio.

Ed invece, come sempre accaduto in queste tre giornate, in gol ci vanno gli avversari... fuorigioco si, fuorigioco no, poco importa, Ferretti insacca.

Ti aspetti la reazione solita delle ultime gare ed invece succede quello che non ti aspetti, la squadra si smarrisce ed innervosisce, individualismi e poco voglia di dialogo con i compagni.

La ripresa cambia poco il canovaccio, anche perché arriva subito il raddoppio del Pavia, ancora su calcio piazzato, ed a D'Adderio non resta che cercare di cambiare qualcosa inserendo Cesarini e Cisterni per Ferrarese e Lazzaro e poco dopo, Musto per Herzan.

Va vicino al gol Cesarini, ma le distanze le accorcia un'autorete di Daffara, quando i giochi ormai sono fatti.

Resta la sensazione che D'Adderio abbia a disposizione una fuoriserie per la categoria, ma con molti cavalli da domare; quanto tempo ci vorrà per far funzionare tutto al meglio? Speriamo poche giornate, per potersela giocare alla pari delle migliori.

Le pagelle:

Aprea 5,5 - In verità viene poco impegnato, come gli era successo nelle ultime apparizioni, ciò nonostante i gol subiti sono già 4 in 3 gare. Sul raddoppio di Del Sante arriva un attimo dopo e viene anticipato, ma la responsabilità non è tutta sua.

Marchini 6 - A sprazzi, con nervosismo, ma anche con qualità e corsa. Crea scompiglio quando prova le penetrazioni centrali verso l'area avversaria, ma nella ripresa tende a strafare spesso. Sarà un valore aggiunto di questa squadra, anche giocando sull'out destro, su questo ci sono pochi dubbi.

Buscaroli 5,5 - Non è che sbagli molto, ma certo nel secondo gol doveva farsi trovare più reattivo. Soffre anche lui la giornata no di tutta la squadra.

Fissore 6 - All'esordio dal primo minuto inizia molto bene, poi è incerto sul primo gol, ma non perde la testa e riesce comunque a tenere bene la posizione. L'impressione è che debba ancora migliorare la condizione, ma le qualità ci sono e fanno ben sperare per il futuro.

Enow 5 - Torna sulla fascia sinistra, dove l'anno passato aveva fatto spesso bene, ed invece si perde. Poco reattivo in fase difensiva, in palese difficoltà palla al piede e nei servizi ai compagni. Una decina di passi indietro rispetto alle scorse gare, ma siamo solo all'inizio.

Casoli 5 - Bravo è bravo, veloce pure, ma in C1 non si può pretendere di partire palla al piede e scartare gli avversari come birilli. Invece, come gran parte della squadra, dopo il gol subito, diventa frenetico e tende a strafare. Umiltà please...

Herzan 5,5 - A Reggio era stato tra i migliori, a Pavia soffre la dinamicità del centrocampo avversario, poco aiutato da un Padoin ancora più in ombra. Non è suo compito creare gioco, ma quello di far diga, se non gli riesce nemmeno quello, è notte fonda.

dal 18' s.t. Musto 5,5 - Gioca mezzora sul due a zero, quasi ingeneroso dargli l'insufficienza, ma è anche vero che non riesce a cambiare nulla nell'inerzia della gara. Mi piacerebbe vederlo giocare dall'inizio, credo che i tempi siano più che maturi.

Padoin 5 - Come già detto per Herzan, oggi si vede poco della diga di centrocampo proposta a Reggio. Troppa vivacità e gioventù nel Pavia, ma gioca davvero appannato.

Ferrarese 5,5 - Inizia bene, come aveva finito a Reggio, poi si spegne con il passare dei minuti, risultando spesso troppo avanzato e fornendo poco aiuto in copertura. Per questo nonostante non sia tra i peggiori, D'Adderio lo toglie dopo il due a zero. Non la prende bene, ma sarebbe stato strano il contrario.

dal 11' s.t. Cesarini 6 - A Reggio entra sull'1 a 1, oggi sul 2 a 0. Si impegna per trovare spazio nella difesa di casa, magari eccedendo in qualche dribbling, ma almeno vivacizza l'attacco. E' l'unico ad impegnare seriamente il portiere con una conclusione al volo su tocco di Colombo. Urge trovargli un posto da titolare...

Lazzaro 5 - Cerca di dialogare con Colombo, ma spesso non si intendono. Non è al meglio della forma e quindi dovrebbe cercare con più assiduità la conclusione visto che nel dribbling viene sempre anticipato. Deve crescere.

dal 11' s.t. Cisterni 5 - Gettato nella mischia sul 2 a 0 per sfruttare le palle alte, risulta pressoché avulso dal gioco. E' all'esordio, in una gara complicata, non può certo essere una bocciatura definitiva, ma sembra acerbo.

Colombo 6 - Predica spesso nel deserto dell'attacco, sia perché Lazzaro non ne comprende ancora appieno le dinamiche di gioco, sia perché spesso le sue spizzate non sortiscono effetto. Deve però evitare di spazientirsi sugli errori dei compagni, perché l'intesa non può certo essere già perfetta dopo tre giornate...

Mister D'Adderio 5,5 - Quando la squadra sbaglia una gara in questo modo, le colpe vanno equamente divise ed anche il tecnico deve valutare quelle che possono essere state le scelte meno felici. Personalmente ritengo che l'approccio alla gara sia stato quello giusto, ma poi la squadra si è sfaldata, innervosendosi e perdendo le giuste distanze tra i reparti. E' probabile che siano stati i suoi uomini a perdersi, ma tentare di cambiare qualcosa già all'intervallo, forse poteva essere la scelta migliore. Sacrifica Lazzaro per Cisterni, ma forse si potrebbe dire che sta sacrificando Cesarini. Poi c'è la gestione di Musto, davvero quella giusta? Di pedine ne ha, e pure tante, sta a lui non perdersi e ritrovare la squadra che vorrebbe. Mi auguro che ci riesca al più presto.

Arbitro De Benedictis 5,5 - da rivedere qualche cosa nella sua direzione di gara, soprattutto la gestione della parte finale.

Tifoseria spezzina: Sull'orlo del baratro - Arrivare a contendersi la squadra, dopo una sconfitta, tra Tesserati e NON Tesserati, è l'anticamera della fine della tifoseria spezzina. La Tessera del Tifoso c'è in tutta Italia, molti la contestano, altri la fanno, ma dove si vuole veramente INCITARE LA PROPRIA SQUADRA, si trovano i metodi per farlo. Noi, sino ad ora, abbiamo solo acuito le divisioni tra la tifoseria che rischiano di proseguire ed ingigantirsi anche nelle prossime gare, ad iniziare da domenica al Picco. Una trasferta che in passato sarebbe stata tranquillamente per 700/800 tifosi, si è trasformata in una triste passerella di un paio di centinaia scarsi, divisi da una rete e da un abisso di pensieri e parole, che facevano fatica a farsi sentire in uno Stadio semi-vuoto. Se è questo che vogliamo, è veramente avvilente e deleterio per la NOSTRA SQUADRA, non c'è altro da dire, a prescindere da che parte stia la ragione...
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