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martedì 31 agosto 2010

Nicola Padoin: La rosa è ampia e siamo competitivi

Reggiana - Spezia è andata in archivio con un pareggio che sta stretto, ma Nicola Padoin è ben conscio di quelle che sono le potenzialità della squadra, messe in mostra nella gara del Giglio.

Ecco le impressioni del centrocampista spezzino rilasciate questo pomeriggio:


domenica 29 agosto 2010

Il Pagellone: Bravo Colombo, Ferrarese determinante...

Magari chiamarlo derby è eccessivo, ma è comunque una delle partite più sentite dalle due tifoserie, eppure oggi al Giglio non si respirava la solita aria frizzante che mi ricordavo, niente di quel patos che ha caratterizzato tante sfide passate.

Eppure nonostante il caldo e le squadre in rodaggio, la partita è stata combattuta, ha avuto sprazzi di gioco interessanti, ha fornito indicazioni importanti su entrambe le contendenti.

Ma resta sempre quel gusto amaro di sottofondo nel vedere la Curva spezzina con poco più di cento tesserati
, sparpagliati per i gradoni e quasi sempre in silenzio, contrapposta a quella di casa, più numerosa ma non certo festante.

Se la tessera del tifoso ci regala certi spettacoli all'esterno del terreno di gioco, bisogna fare qualcosa in un senso o nell'altro per trovare una soluzione, altrimenti si perde tutti, favorevoli e contrari.

Il Giglio ci regala uno Spezia in crescita, soprattutto nella ripresa, martoriato in difesa ma in grado di sopportare l'impatto con Alessi, Temelin e Guidetti senza grosse difficoltà.

Meglio il secondo tempo con Ferrarese, ma bene anche altri interpreti come il solito Colombo ed anche Cesarini quando nel finale è entrato in campo.

Quella del Giglio era anche la gara degli ex, con osservato speciale l'ultimo arrivo alla corte di Mangone, Max Guidetti. Per lui qualche fischio da parte dei tifosi spezzini, così come qualche applauso, una vicenda che ha diviso la tifoseria e che fa ancora discutere.

Ma al di là delle versioni del DS Varini e del giocatore stesso, sulle quali non torno, essendo di dominio pubblico, la realtà lo vede nelle file della Reggiana, oggi non ha segnato, ma gli auguro un buon Campionato. Per il resto, io mi tengo stretti quelli che abbiamo, e non è certo poca roba.

Le pagelle:

Aprea 6 - Non può nulla sul gol subito, anche perché in realtà è una staffilata di Marchini all'angolo alto. Per il resto viene impegnato da qualche conclusione velleitaria da lontano, mentre Alessi scheggia la traversa in maniera fortuita.

Marchini 6,5 - Esordio positivo per l'ex livornese che nonostante mostri ancora qualche lacuna dal punto di vista fisico, dimostra già una buona reattività sulla fascia destra. Qualche spensieratezza dal punto di vista tattico, non ne macchia una prestazione positiva, anche in proiezione offensiva.

Buscaroli 7 - Impeccabile, sia di testa che nell'anticipo su Temelin e Guidetti. Inizia questa stagione come aveva concluso quella passata, con grande professionalità e buona qualità. Deve uscire per un problema muscolare che speriamo non ne metta in dubbio la presenza a Pavia.

dal 30' s.t. Fissore n.g. - Una ventina di minuti per prendere confidenza con i nuovi compagni. Entra in partita con lo spirito giusto senza soffrire nulla nel finale di gara.

Enow 6,5 - Anche lui si conferma in un ruolo in verità non suo. Con la rapidità concede poco a Guidetti, solo Temelin a volte riesce a liberarsi dalla sua marcatura. Buona la seconda.

Pedrelli 6 - Bene in copertura, sta lavorando molto su questo fondamentale e si vede. Un po' meno continuo nella spinta offensiva, dove potrebbe far meglio, ma, nella ripresa, da quella parte ci pensa Ferrarese.

Chianese 5,5 - Mangone, memore delle gare di Play-off dell'anno passato contro il suo Pavia, gli piazza due uomini alle calcagna, ma ci mette pure del suo in un primo tempo opaco. Solo un paio di spunti, troppo poco per meritarsi i secondi 45 minuti.

dal 1' s.t. Ferrarese 7 - Ad inizio ripresa D'Adderio lo getta nella mischia e la gara cambia volto. Si piazza a sinistra e rende il pomeriggio difficile ad Aya. Suo il cross che provoca l'autorete di Iraci, sue alcune lodevoli iniziative. In questa forma è imprescindibile!

Padoin 6 - La forma non c'è ancora, ma il suo lo fa ed a tratti anche bene. Utile come sempre nello spezzare le iniziative degli avversari, senza strafare.

Herzan 6,5 - Difficile perda duelli in mezzo al campo. Mostra una reattività superiore rispetto a Padoin ed il suo lavoro, spesso oscuro, è indispensabile per gli equilibri della squadra. Mi piacerebbe vederlo in coppia con Musto, ma è probabile che la stessa idea se la sia fatta D'Adderio.

Casoli 6,5 - A tratti pare imprendibile, in altri frangenti si perde in un dribbling di troppo. Meglio anche lui nella ripresa, sia sulla fascia, sia dalle parti del portiere. E' giovane, deve ancora inquadrarsi al meglio, ma le potenzialità ci sono tutte e sono di quelle pesanti per la categoria.

Lazzaro 5,5 - Quando per troppa sicurezza, sbaglia il gol facile facile ad un paio di metri dalla porta, ti viene da pensare che la gara sia stregata, invece per fortuna mancava ancora tanto alla fine. L'errore ne macchia una prestazione tutto sommato dignitosa al fianco di Colombo, anche se non riesce mai ad andare al tiro. E' il destino degli attaccanti, bastano una manciata di centimetri per passare da uomo partita a comprimario.

dal 28' s.t. Cesarini 6,5 - La prima uscita non l'aveva visto in campo, oggi deve aspettare l'ultimo scorcio di gara, ma dimostra di avere la testa giusta per disimpegnarsi al meglio. Sfrutta la stanchezza del reparto difensivo reggiano per creare scompiglio nei sedici metri e soprattutto ha anche la palla buona per i tre punti. Ma un difensore gli nega la prima gioia stagionale che rimanda alla prossima domenica, o almeno speriamo...

Colombo 7 - Due indizi fanno già una prova, con un Colombo in questa forma ogni traguardo non ci è precluso. Trasforma ogni pallone in una potenziale azione offensiva, sia svettando di testa, che distribuendo palloni invitanti con le sue qualità. Partecipa al gol costringendo il difensore reggiano alla deviazione nella propria porta. Avanti così...

Mister D'Adderio 6,5 - Questa volta non indugia un attimo di troppo ed inserisce subito Ferrarese ad inizio ripresa, cambiando la gara. Da fiducia a Marchini e non sbaglia, così come inserendo Cesarini per Lazzaro. Difficile fargli un appunto sul sacrificio di Musto, ma credo sia evidente che senza giocare, l'Argentino metterà più tempo ad ambientarsi. A Pavia dell'inizio?

Arbitro Barbiero 6 - Tiene in pugno un gara tutto sommato facile, anche se lo fa utilizzando qualche giallo. Da rivedere un intervento di Aya su Ferrarese in area di rigore, per il resto non ci sono episodi da moviola.

Il pubblico del Giglio - Ospiti 125, spettatori totali meno di 3.000, queste le cifre della gara del Giglio. Come detto in precedenza, se questo è il prezzo da pagare dopo l'attuazione della tessera del tifoso, bisogna fare tutti un bell'esame di coscienza e chiederci cosa c'è che non va. O i tifosi fanno un passo indietro, almeno quelli che da sempre vanno allo Stadio solo per tifare per la propria squadra, o è difficile prevedere che lo facciano le Istituzioni, proprio adesso che cominciano ad intravedere i frutti di questa imposizione. La sensazione è che il muro contro muro porterà a poco, se non allo svuotamento delle Curve. E' questo che vogliamo?

venerdì 27 agosto 2010

Fulvio D'Adderio: Il passato non lo dimentico, ma ora alleno lo Spezia

Fulvio D'Adderio alla vigilia del match con la Reggiana al Giglio, parla malvolentieri del suo passato, preferendo il presente del suo Spezia.

Ecco l'intera intervista al mister spezzino:

giovedì 26 agosto 2010

Riccardo Fissore si presenta ai tifosi spezzini

L'ultimo tassello del puzzle di Massimo Varini si chiama Riccardo Fissore, scuola Torino, proviene dal fallito Mantova. Per lui tanta Serie B prima di approdare in riva al Golfo dei Poeti.

Ecco le sue prime dichiarazioni da neo aquilotto:

martedì 24 agosto 2010

Il Pagellone: Colombo ritorna alla grande, Lazzaro gran gol!

"Una squadra da Picco", questa piccola frase descrive bene ciò che ha pensato la tifoseria durante la gara di ieri con l'Alessandria.
Serviva quella a tutti i costi per riuscire a rimediare almeno un punticino dopo essere andati sotto in quel modo di un gol e di un uomo.

E la squadra da Picco è venuta fuori, con gli aggiustamenti di D'Adderio, ma soprattutto nella testa dei protagonisti, sorretti sugli spalti da un pubblico atipico nella collocazione, ma caloroso come sempre.

Ci ha pensato Nunzio Lazzaro ad agguantare il sacrosanto pareggio, con una girata fulminea da attaccante vero, quando le forze spese sul campo, stavano appesantendo le gambe.

Cuore e grinta, ma anche qualità, soprattutto da parte di un giocatore che quando indossa la maglia bianca moltiplica il suo rendimento, Corrado Colombo.

L'idea di riportarlo a casa, la sua volontà, il matrimonio che si concretizza, un rinforzo davvero pesante per Fulvio D'Adderio che dalla prossima gara potrà contare anche sulle prestazioni di Marchini e Fissore.


Le pagelle:

Aprea  5 - Cinque, perché un quattro ad un ragazzo come lui non mi va assolutamente di darglielo. Gioca il jolly alla prima giornata, se tanto mi da tanto, per qualche mese siamo a posto.

Enow 7 - Parte da terzino destro, non benissimo, poi dopo l'espulsione di Comazzi e l'infortunio di Scantamburlo, deve fare il centrale. Chiude tutti i varchi e sfrutta la sua velocità nei recuperi. Reattivo.

Comazzi 4 - Difficile pensare che quello visto nei venti e rotti minuti in cui è stato in campo, sia il vero Comazzi. Da l'impressione di prendere l'impegno sotto gamba. La prima ammonizione è una svista del direttore di gara, ma la seconda, anche se viziata da un probabile fallo di mano di Martini, è un'ingenuità da principiante. Ora quindici giorni per ricaricare le pile, perché questo Spezia per essere competitivo al massimo, ha bisogno anche del miglior Comazzi.

Scantamburlo n.g. - Pochi minuti di gara per lui, poi la gomitata al volto di Artico e la doccia anticipata. Risultato, due punti di sutura allo zigomo e la frattura del setto nasale. Con buona pace del direttore di gare che estrae solo un giallo nei confronti del giocatore grigio.

Buscaroli 6,5 - Entra a freddo e si mette a fare a sportellate con Artico. Sbaglia poco o nulla, solo una scivolata sul brutto terreno del Picco rischia di compromettere prestazione e risultato, ma ci pensa Martini a graziarlo.

Pedrelli 6,5 - Deve prendere confidenza con il ruolo di terzino, ma comunque soffre poco, anche in inferiorità numerica. Semmai gioco forza deve limitare le scorribande offensive, quindi va poco al cross, ma ieri era troppo importante non rischiare di prendere il secondo gol. In crescita.

Chianese 5,5 - Parte con il freno a mano tirato e va avanti più o meno sulla stessa falsa riga per l'intero incontro, nonostante D'Adderio lo risparmi togliendo dal campo Casoli, dopo l'espulsione. Nel precampionato pareva tra i più in forma, dopo una prestazione del genere, forse alla prossima si cambia, c'è Ferrarese che scalpita in panchina!

Padoin 6 - La sua duttilità lo porta ad iniziare mediano, per poi andare a ricoprire il ruolo di terzino a destra. Così e così in entrambe le posizioni, ma c'è da dire che il suo cerca sempre di farlo al meglio, anche rischiando l'espulsione.

Herzan 6 - Per quanto corre, meriterebbe nove, ma non essendo ancora al top della forma, non è brillante nel tocco e nella misura. Ma in quanto a diga di centrocampo, con Musto, mettono una riga e l'Alessandria, nella ripresa, è costretta a limitarsi al lancio lungo.

Casoli 6 - Non gioca nemmeno mezzora, poi viene sacrificato dal mister nell'emergenza. Fa cose buone e sfiora pure il gol del vantaggio. Sentiremo molto parlare di lui in questa stagione, non ho dubbi.

Musto 6 - D'Adderio lo risparmia inizialmente, ma appena c'è necessità di inserire un elemento di rottura lo chiama subito in campo e lui piano piano si adegua al ritmo tosto della gara. Prova a far gioco, anche se il centrocampo avversario è intasato, ma l'impressione è che diventerà elemento imprescindibile se il modulo continuerà ad essere questo.

Lazzaro 7 - L'intesa con Colombo è da perfezionare, ma gli spazi e gli assist che gli potrà servire il nuovo compagno di reparto, gli consentiranno di andare spesso alla conclusione. Realizza un gol da attaccante vero, ma forse non c'era nemmeno bisogno che ce lo dimostrasse, di questi gol ne ha già fatti parecchi. Ha la possibilità di dimostrare quel che vale in una categoria
importante.

Colombo 7,5 - Voleva tornare a respirare l'aria del Picco, è stato accontentato e la gara di ieri ce lo regala in forma smagliante. Va vicino al gol su punizione, ma il portiere compie una prodezza, di testa le prende tutte, compreso l'assist per il gol di Lazzaro. Se gioca sempre così, come dice D'Adderio, in attacco giocheremo sempre in superiorità numerica sugli avversari. Esce stremato tra gli applausi scroscianti.

Capuano 6 - Ultimo scorcio di gara per lui, con la solita grinta e la solita corsa. Non incide molto, ma le gambe dei suoi compagni non girano più.

Mister D'Adderio 7 - In settimana aveva provato varie situazioni di gioco, quindi non era facile intuire quale sarebbe stata la formazione iniziale. Certo, in avvio mai si sarebbe immaginato di dover fare due sostituzioni nel giro di 25 minuti. Invece ridisegna la squadra, lasciando sul terreno di gioco, due punte, supportate da tre centrocampisti. Il risultato gli da ragione, ma certo con gli arrivi di Marchini e Fissore, avrà pure l'imbarazzo della scelta ogni domenica.

Arbitro Carbone 4,5 - Sembra avere un conto in sospeso con il Picco. Intendiamoci, non sbaglia ad espellere Comazzi, perché ci stava il rosso diretto, ma la prima ammonizione comminata al difensore spezzino è di una leggerezza incredibile. Per il resto sbaglia spesso l'interpretazione sui falli, sia lasciando correre a sproposito, sia punendo troppo alcuni contatti veniali. Poi Sig. Carbone, alla fine c'è il terzo tempo, non se l'è ricordato?

Il tifo del Picco 9 - La protesta della Curva sposta il tifo in gradinata, l'effetto è ancor più suggestivo, ma la Ferrovia quasi vuota è un colpo al cuore della tifoseria. Chi entra sostiene la squadra per tutti i novanta minuti, senza se e senza ma, certo non aiutano la squadra quelli che stanno fuori, qualunque sia il motivo della loro protesta, condivisibile o no. Resto dell'idea che prima di tutto debba venire la fede per la propria squadra del cuore, inseguire i mulini a vento, oltre che essere deleterio, allontana anche i tifosi da quello che è lo scopo principale della presenza sugli spalti, l'esultare ad un gol di Lazzaro o ad una giocata di Colombo, nessuno me lo leva dalla testa, nemmeno la tessera del tifoso...

venerdì 20 agosto 2010

Presentazione Spezia: Volpi conquista la folla, subito caccia alla B?

Chi pensava ad una Presentazione in tono dimesso, complice il clima provocato dalla Tessera del Tifoso, si è dovuto ricredere.

La serata l'ha condotta come sempre Federico La Valle, tra musica e cori, con la partecipazione del comico illusionista Tino Fimiani, già personaggio di Zelig ed abile a coinvolgere il pubblico.

Ma a dare calore e vitalità alla folla, ci ha pensato soprattutto il Presidente Gabriele Volpi che ha annunciato l'acquisto del centrocampista Davide Marchini e quello del difensore centrale che verrà perfezionato a breve (Fissore o Ceccarelli).


L'obiettivo è quello di migliorare la squadra per farla competere con le grandi del Torneo, come nella mentalità e nelle possibilità del Presidente.

Ma il 31 del mese è ancora lontano e non sono da escludere
ulteriori novità sia in entrata che in uscita, per consentire a D'Adderio di avere tra le mani una squadra di assoluto valore.
Sul palco si sono alternati tutti gli elementi dello Staff e della squadra, con un mister D'Adderio a regalare versi poetici strappa lacrime e con i giocatori più coraggiosi a lanciare i cori della Curva Ferrovia per scaldare l'ambiente.

A proposito di Curva Ferrovia, proprio ieri sera, un comunicato congiunto di tutti i gruppi, annunciava la volontà della tifoseria di lasciare vuota la Curva lunedì sera, per tutti i novanta minuti, per protestare contro la tessera del tifoso.



Decisione che non mancherà di destare polemiche tra gli stessi tifosi, molti dei quali, oltre milleduecento, hanno già sottoscritto tessera ed abbonamento.

Un peccato che il Campionato inizi fra polemiche e defezioni, visto il valore della squadra che si appresta a disputarlo per tentare di raggiungere i posti nobili della classifica.

I cori e gli applausi maggiori, i presenti li hanno tributati al trio d'attacco Colombo, Cesarini e Lazzaro, con il primo a ribadire il suo amore per la tifoseria e la sua volontà di riportare in alto gli aquilotti.


Ma anche capitan Grieco, così come l'Argentino Musto o il portiere Beppe Aprea, hanno scaldato la platea.

Dopo l'ultimo sketch di Tino Fimiani che ha coinvolto simpaticamente il portierone spezzino, la serata si è conclusa con un brindisi di augurio per la stagione che va ad iniziare.

Poi foto di gruppo, prima del rompete le righe e della cena a Porto Mirabello.

In sostanza l'acquisto di Marchini, rafforza in maniera forte un gruppo già ben collaudato di giocatori di affidamento e giovani emergenti, l'ex Livornese può occupare diversi ruoli, dall'esterno destro sia difensivo che offensivo, al centrocampista centrale, a D'Adderio la scelta sul come impiegarlo.

L'arrivo del difensore centrale darà ulteriore spessore anche al reparto arretrato, mentre davanti, giusto puntare su un trio che può dare ben più di qualche soddisfazione alla tifoseria.

Se poi il paradiso fosse già a portata quest'anno, la società non si tirerebbe indietro per dare ulteriore qualità all'organico, le parole del Presidente sono state chiare, se sarà necessario, si tornerà sul mercato.

Non ci resta che aspettare lunedì, per avere già un primo assaggio di quel che sarà questa intensa stagione di Prima Divisione, sperando che la ragione prevalga e la squadra possa avere l'irrinunciabile supporto anche della propria Curva, perché se è pur vero che la Tessera del Tifoso è l'ennesimo tentativo di far disamorare la gente ad andare allo Stadio, è anche vero che non c'è provvedimento che tenga per fermare la passione per la propria squadra.

mercoledì 11 agosto 2010

Lo Spezia alle porte del Campionato tra certezze e qualche dubbio

Agosto, tempo di vacanze, per chi può, ma anche tempo di primi giudizi e valutazioni da parte dei tifosi, pronti a ricominciare con una nuova annata calcistica.

A Spezia come altrove, si scontrano aspettative e bilanci delle società, fiducia o pessimismo sui nuovi acquisti, considerazioni sulle potenzialità delle squadre.

Defezioni e ripescaggi, hanno condizionato più che in passato le varie categorie, tanto che la Lega Pro, andrà sicuramente incontro ad una riforma, inevitabile visto l'andazzo.

In tutto questo, lo Spezia di Gabriele Volpi, ha impostato il mercato di rafforzamento con un occhio di riguardo per i giovani, con investimenti anche futuri, vedi Pedrelli, Casoli e Musto, ai quali il Ds Massimo Varini, ha affiancato elementi di esperienza come Comazzi e Colombo.

La conferma del gruppo di giocatori più importanti della passata stagione, costituisce un buon punto di partenza per affrontare il Campionato di Prima Divisione che, nel nostro girone, ci regalerà scontri interessanti con società e tifoserie importanti.

Basterà questo mix di giovani ed esperti a proporre gli aquilotti come una delle squadre più interessanti del Campionato?
Difficile dirlo attualmente, e la sconfitta di Terni non cambia di molto il giudizio, anche perché, quanto ad attendibilità, i test d'Agosto, lasciano spessissimo il tempo che trovano.

Inutile fare l'elenco delle variabili che, in questo periodo, entrano in gioco a modificare valori e rendimenti delle squadre, basta dare un'occhiata al primo turno di Coppa Italia Tim alla quale lo Spezia ha partecipato, per avere un quadro sin troppo esplicativo di ciò che affermo.

Le prime amichevoli e la gara di Coppa quindi, vanno come sempre valutati con discrezione, anche se qualche indicazione è emersa e dovrà essere tenuta in considerazione dall'Area Tecnica spezzina.

Ho seguito buona parte del ritiro e gran parte delle amichevoli, anche per me è difficile giudicare i nuovi arrivi, ma certe qualità non si comprano al mercato, quindi non è difficile intravedere, come mero esempio, nei dribbling e nella propensione offensiva di Giacomo Casoli, un pericolo costante per le difese avversarie.

Discorso analogo si può fare per Damian Musto, al quale non manca la proprietà di palleggio, ma che andrà valutato in Campionato, sia perché lì si farà veramente sul serio e verranno fuori le qualità di interdittore, sia perché è evidente che necessiti di qualche settimana in più dei compagni per adattarsi alla nuova realtà.

Pedrelli non si discute come esterno, ma nelle ultime stagioni in B è stato sempre abituato a giocare più da centrocampista che da difensore e dovrà quindi ripassare in fretta quegli automatismi che il ruolo richiede.

Di Comazzi parla il curriculum, ma oltre ad essere un giocatore di qualità, è anche il giocatore giusto per guidare la difesa, tanto che Milone, Scantamburlo e Buscaroli, non potranno che trarne benefici.

Corrado Colombo lo conosciamo bene, ha voluto fortemente tornare ad assaporare l'atmosfera del Picco, il suo periodo in riva al Golfo è stato tra i più importanti della sua carriera, le sue giocate saranno decisive per Lazzaro e Cesarini, se il fisico regge, in categoria è il massimo possibile.

Sin qui qualche considerazione sui nuovi, resta da vedere se manca ancora qualcosa all'organico per togliersi delle soddisfazioni, in linea con quello che la società ha dichiarato per la prossima stagione: far bene e se possibile cercare di inserirsi nelle posizioni nobili della classifica.

Qui entrano in ballo le impressioni fornite dalle gare precampionato, sulla base di quello che l'anno passato hanno saputo garantire determinati giocatori.

Proviamo per reparto: in difesa, detto della completezza dei centrali, in grado di reggere l'impatto con la categoria, al di là della brutta giornata in Umbria, qualche preoccupazione lo riservano gli esterni. Non tanto a sinistra, dove Pedrelli, prese le misure con il ruolo, dovrebbe dare le giuste garanzie, con il giovane Toppan per ora poco giudicabile; è a destra che l'assenza di Cintoi sta provocando più di un dubbio a D'Adderio che in quel ruolo, sta provando a turno Padoin ed Herzan. Enow attraversa un periodo non positivo ed ecco che allora è probabile che la società possa tornare sul mercato prima della fine di Agosto, per un terzino, ma anche per un centrale, se Milone continuerà a manifestare problemi al ginocchio.

A centrocampo come detto è arrivato l'Argentino Musto, nel 4-4-2 di D'Adderio, dovrebbe costituire la diga di centrocampo con uno tra Padoin, Herzan o Lollo, per consentire alla squadra di schierare sugli esterni elementi che possano fare la differenza e fornire palloni importanti alle punte. Pattuglia di esterni ai massimi livelli per la Lega Pro, con Chianese, Ferrarese, Casoli e Capuano che all'occorrenza darà una mano anche in questo reparto. Ma c'è anche la variante del 4-5-1 o 4-3-3, che vedrebbe un centrocampo più folto dove Grieco troverebbe ancora posto come mediano davanti alla difesa, con il supporto di altri due mediani. Attualmente pare il reparto più completo ed affidabile.

In attacco con l'arrivo di Colombo, dovrebbe essere Beretta a lasciare lo Spezia. L'attaccante ha ancora un anno di contratto, ma ha volontà di andare in una squadra che gli consenta di avere più spazio. La quarta punta a disposizione di D'Adderio sarà quindi Cisterni, giovane ex Bologna, sul quale lo staff tecnico crede e che verrà valutato nel corso dell'anno. Si giocheranno i posti da titolare quindi Lazzaro, Colombo e Cesarini, ognuno con caratteristiche diverse, a formare un reparto d'attacco ben assortito. La scelta di puntare su Lazzaro e Cesarini, oltre che condivisibile, è anche meritata dai due giocatori che in tempi e modi diversi, hanno portato lo Spezia in questa categoria. Resta il fatto, per completare il discorso attacco, che le spiccate doti offensive di Chianese, ma soprattutto di Casoli, consentono al mister di variare schemi e moduli anche per il reparto offensivo.

Sin qui una disamina su pregi e difetti che non ha la pretesa di esprimere giudizi inappellabili e nemmeno quella di aver sviscerato le potenzialità della squadra nel nostro girone.

Come sempre giudice inappellabile sarà il campo, ma con la consapevolezza di avere una società che come organizzazione e possibilità economiche, potrà porre rimedio alle lacune della squadra, anche nel corso della Stagione.
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