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lunedì 7 giugno 2010

Il Pagellone: Una sconfitta incredibile, dopo la perla di Cesarini...

Sarà il nostro destino, o sarà semplicemente perché il calcio è questo, va accettato com'è e forse proprio per questo ci affascina e ci trascina a centinaia di Chilometri da casa.

Fatto sta che l'altalena di
emozioni che questo sport ci fa provare seguendo la nostra squadra del cuore è qualcosa che ha dell'incredibile ed ogni volta si ripete, nel bene e nel male.

Il pomeriggio di Lecco è stato lo specchio fedele di ciò che la passione per una maglia ti fa provare
, dall'estasi per un gol spettacolare e storico di uno spezzino doc, alla vittoria del Campionato che si materializzava con lo scorrere dei minuti, alla profonda delusione dell'uno-due bruciante, quanto ingiusto, che ci condanna ad una domenica di passione.


La coreografia della Curva spezzina
Sono passate alcune ore dalla partita ed ancora mi sto chiedendo come possa essere successo, quale sia il filo logico che spieghi questa sconfitta, e non ho ancora trovato una spiegazione plausibile.

Troppo facile sparare sulle scelte tattiche di D'Adderio, troppo facile e scorretto, perché ritengo che non sia questa la spiegazione, o forse, questa è la spiegazione semplicistica di chi, tutto sommato, questo mister non lo ha mai amato ed adesso magari coglie l'occasione per affossarlo.

Non sarò tra questi, perché le crocifissioni non mi piacciono di principio e tanto meno credo possano essere usate per spiegare dieci minuti dieci di sbandamento e se vogliamo, di un susseguirsi di errori individuali.

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