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mercoledì 11 agosto 2010

Lo Spezia alle porte del Campionato tra certezze e qualche dubbio

Agosto, tempo di vacanze, per chi può, ma anche tempo di primi giudizi e valutazioni da parte dei tifosi, pronti a ricominciare con una nuova annata calcistica.

A Spezia come altrove, si scontrano aspettative e bilanci delle società, fiducia o pessimismo sui nuovi acquisti, considerazioni sulle potenzialità delle squadre.

Defezioni e ripescaggi, hanno condizionato più che in passato le varie categorie, tanto che la Lega Pro, andrà sicuramente incontro ad una riforma, inevitabile visto l'andazzo.

In tutto questo, lo Spezia di Gabriele Volpi, ha impostato il mercato di rafforzamento con un occhio di riguardo per i giovani, con investimenti anche futuri, vedi Pedrelli, Casoli e Musto, ai quali il Ds Massimo Varini, ha affiancato elementi di esperienza come Comazzi e Colombo.

La conferma del gruppo di giocatori più importanti della passata stagione, costituisce un buon punto di partenza per affrontare il Campionato di Prima Divisione che, nel nostro girone, ci regalerà scontri interessanti con società e tifoserie importanti.

Basterà questo mix di giovani ed esperti a proporre gli aquilotti come una delle squadre più interessanti del Campionato?
Difficile dirlo attualmente, e la sconfitta di Terni non cambia di molto il giudizio, anche perché, quanto ad attendibilità, i test d'Agosto, lasciano spessissimo il tempo che trovano.

Inutile fare l'elenco delle variabili che, in questo periodo, entrano in gioco a modificare valori e rendimenti delle squadre, basta dare un'occhiata al primo turno di Coppa Italia Tim alla quale lo Spezia ha partecipato, per avere un quadro sin troppo esplicativo di ciò che affermo.

Le prime amichevoli e la gara di Coppa quindi, vanno come sempre valutati con discrezione, anche se qualche indicazione è emersa e dovrà essere tenuta in considerazione dall'Area Tecnica spezzina.

Ho seguito buona parte del ritiro e gran parte delle amichevoli, anche per me è difficile giudicare i nuovi arrivi, ma certe qualità non si comprano al mercato, quindi non è difficile intravedere, come mero esempio, nei dribbling e nella propensione offensiva di Giacomo Casoli, un pericolo costante per le difese avversarie.

Discorso analogo si può fare per Damian Musto, al quale non manca la proprietà di palleggio, ma che andrà valutato in Campionato, sia perché lì si farà veramente sul serio e verranno fuori le qualità di interdittore, sia perché è evidente che necessiti di qualche settimana in più dei compagni per adattarsi alla nuova realtà.

Pedrelli non si discute come esterno, ma nelle ultime stagioni in B è stato sempre abituato a giocare più da centrocampista che da difensore e dovrà quindi ripassare in fretta quegli automatismi che il ruolo richiede.

Di Comazzi parla il curriculum, ma oltre ad essere un giocatore di qualità, è anche il giocatore giusto per guidare la difesa, tanto che Milone, Scantamburlo e Buscaroli, non potranno che trarne benefici.

Corrado Colombo lo conosciamo bene, ha voluto fortemente tornare ad assaporare l'atmosfera del Picco, il suo periodo in riva al Golfo è stato tra i più importanti della sua carriera, le sue giocate saranno decisive per Lazzaro e Cesarini, se il fisico regge, in categoria è il massimo possibile.

Sin qui qualche considerazione sui nuovi, resta da vedere se manca ancora qualcosa all'organico per togliersi delle soddisfazioni, in linea con quello che la società ha dichiarato per la prossima stagione: far bene e se possibile cercare di inserirsi nelle posizioni nobili della classifica.

Qui entrano in ballo le impressioni fornite dalle gare precampionato, sulla base di quello che l'anno passato hanno saputo garantire determinati giocatori.

Proviamo per reparto: in difesa, detto della completezza dei centrali, in grado di reggere l'impatto con la categoria, al di là della brutta giornata in Umbria, qualche preoccupazione lo riservano gli esterni. Non tanto a sinistra, dove Pedrelli, prese le misure con il ruolo, dovrebbe dare le giuste garanzie, con il giovane Toppan per ora poco giudicabile; è a destra che l'assenza di Cintoi sta provocando più di un dubbio a D'Adderio che in quel ruolo, sta provando a turno Padoin ed Herzan. Enow attraversa un periodo non positivo ed ecco che allora è probabile che la società possa tornare sul mercato prima della fine di Agosto, per un terzino, ma anche per un centrale, se Milone continuerà a manifestare problemi al ginocchio.

A centrocampo come detto è arrivato l'Argentino Musto, nel 4-4-2 di D'Adderio, dovrebbe costituire la diga di centrocampo con uno tra Padoin, Herzan o Lollo, per consentire alla squadra di schierare sugli esterni elementi che possano fare la differenza e fornire palloni importanti alle punte. Pattuglia di esterni ai massimi livelli per la Lega Pro, con Chianese, Ferrarese, Casoli e Capuano che all'occorrenza darà una mano anche in questo reparto. Ma c'è anche la variante del 4-5-1 o 4-3-3, che vedrebbe un centrocampo più folto dove Grieco troverebbe ancora posto come mediano davanti alla difesa, con il supporto di altri due mediani. Attualmente pare il reparto più completo ed affidabile.

In attacco con l'arrivo di Colombo, dovrebbe essere Beretta a lasciare lo Spezia. L'attaccante ha ancora un anno di contratto, ma ha volontà di andare in una squadra che gli consenta di avere più spazio. La quarta punta a disposizione di D'Adderio sarà quindi Cisterni, giovane ex Bologna, sul quale lo staff tecnico crede e che verrà valutato nel corso dell'anno. Si giocheranno i posti da titolare quindi Lazzaro, Colombo e Cesarini, ognuno con caratteristiche diverse, a formare un reparto d'attacco ben assortito. La scelta di puntare su Lazzaro e Cesarini, oltre che condivisibile, è anche meritata dai due giocatori che in tempi e modi diversi, hanno portato lo Spezia in questa categoria. Resta il fatto, per completare il discorso attacco, che le spiccate doti offensive di Chianese, ma soprattutto di Casoli, consentono al mister di variare schemi e moduli anche per il reparto offensivo.

Sin qui una disamina su pregi e difetti che non ha la pretesa di esprimere giudizi inappellabili e nemmeno quella di aver sviscerato le potenzialità della squadra nel nostro girone.

Come sempre giudice inappellabile sarà il campo, ma con la consapevolezza di avere una società che come organizzazione e possibilità economiche, potrà porre rimedio alle lacune della squadra, anche nel corso della Stagione.
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