Che il Campionato di terza serie fosse un’altra cosa
rispetto alle amichevoli estive o ai match con le squadre di categoria
superiore, ce lo aspettavamo, ma che dopo due giornate si raccogliesse la
miseria di un punticino, era davvero fuori dai pronostici.
Al Matusa di Frosinone si è consumata la prima
sconfitta dello Spezia di Gustinetti, una sconfitta determinata più dalle colpe
dell’undici in maglia bianca che non frutto di una supremazia schiacciante da
parte dei ciociari di mister Sabatini.
Proprio la mossa di schierare cinque difensori in
linea, da parte del tecnico di casa, è risultata una delle chiavi di lettura
del match, con gli aquilotti a cercare di far gioco nella metà campo
avversaria, senza trovare quasi mai lo sbocco vincente ed i gialli, neo retrocessi
dalla B, a sfruttare invece le falle di una difesa spezzina inaspettatamente
fragile e pasticciona.
Uno Spezia al piccolo trotto, del quale ammiri
certamente la qualità delle giocate dal punto di viste tecnico, ma che da la
sensazione di avere ancora una tremenda difficoltà nell’affondare il colpo, nel
mettere in pratica la superiorità, ma soprattutto che porge il fianco alla
dinamicità degli avversari, senza contrapporre efficaci contromosse.
Certo a Frosinone mancavano due dei giocatori più in forma
del momento, guarda caso anche gli artefici del buon precampionato aquilotto
dal punto di vista difensivo, Murolo e Papini, ma ridurre la spiegazione di una
sconfitta di tal portata alle assenze al cospetto di una rosa fantasmagorica
per la categoria, non regge.
E' pur vero che Bianchi ha un po' deluso da centrale, mentre Rivalta, in occasione del terzo gol, si era portato verso la panchina per chiedere al mister la sostituzione.
Ed allora vengono alla mente le parole di mister
Gustinetti al termine dell’incontro, quel non abbiamo ancora capito la
categoria, risuonato anche al Picco sette giorni prima e che lascia perplessi
un po’ tutti, compresi quei tifosi che si sono fatti mille chilometri per poi
rendere conto della sconfitta alla squadra, durante il viaggio di ritorno.
Resta il fatto che a certi ritmi di gioco ti puoi
imporre solo in amichevole e la categoria ha bisogno di ben altro, di uno
spirito di sacrificio che sino ad ora non si è visto, di corsa, di coraggio, di
variazioni di gioco e di schemi che troppo spesso restano nelle buone
intenzioni dei Carobbio o dei Buzzegoli e non trovano pronti i terminali
offensivi, quasi mai primi sulla sfera rispetto ai difensori avversari.
C'è poi da sottolineare che uno dei punti di forza della rosa, le fasce laterali, non sono state sfruttate al meglio, con Testini, non al meglio fisicamente, ancora lontano dai suoi standard agonistici e Madonna, spesso al cross, ma che per larghi tratti della gara sembra aver giocato con il freno tirato.
Nel mezzo è mancato il lavoro di interdizione, ma soprattutto sembra mancata la determinazione nel cercare di spezzare le ripartenze degli avversari.
L'attacco ha fornito una buona prova con Iunco,
caparbio nel cercare soluzioni offensive, pronto a mettere alle spalle
del portiere l'assist di Bianchi, in sostanza uno degli ultimi a
mollare!
Discorso diverso per Evacuo e Mastronunzio,
apparsi ancora lontani dalla condizione migliore, il primo ha cercato
di appoggiare la manovra, pur risultando spesso in ritardo sugli assist
dei compagni; la vipera oltre che in ritardo come gamba, sembra
ancora in ritardo nell'integrazione con la manovra offensiva e
nell'intesa con i compagni.
Giusto dire come corollario a questa analisi, che nella ripresa lo Spezia ha comunque creato qualche occasione pesante, con Carobbio, con Vannucchi, con Casoli e con un possibile rigore su Mastronunzio, oltre che il gol di Bianchi.
Si può concludere dicendo che anche ieri faceva un caldo fuor di
logica per giocare al calcio e l’avversario era comunque rappresentato da
una squadra di tutto rispetto per la categoria, ma nonostante questo, si può anche perdere, ma non
così.
A Gustinetti resta comunque la certezza di poter disporre di alternative in tutti i ruoli e di poter anche decidere di modificare il sistema di gioco, magari per meglio sfruttare le caratteristiche di quelli che attualmente sono i giocatori più in forma.
Quel che servirà è un po' di pazienza da parte della tifoseria, certo scontenta della partenza ammazza aspettative, ma che crediamo domenica affollerà il Picco per cercare di aiutare la squadra nella partita del riscatto con il Piacenza.
Le pagelle:
Russo - 6 Rivalta - 6 Bianchi - 5 Lucioni - 6 Buzzegoli - 5 Carobbio - 5,5 Madonna - 6 Iunco - 6 Testini - 5 Evacuo - 5 Mastronunzio - 5 Casoli - 6 Vannucchi - s.v.
© Foto Enrico Lazzeri / Patrizio Moretti
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Il gol di Iunco |
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Il gol di Iunco dal basso |
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L'esultanza di Iunco dal basso |
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L'esultanza di Iunco |
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Nicola Madonna |
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Daniele Pedrelli |
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Antimo Iunco |
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Emiliano Testini |
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Mastronunzio e Iunco |
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