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lunedì 14 giugno 2010

Prima Divisione ARRIVIAMO: La Grande gioia e Re Cesarini!

La Curva Ferrovia vestita a festa
Ora possiamo dirlo, possiamo pure urlarlo, siamo tornati!

Siamo di nuovo la dove siamo stati per molto tempo, pronti e riprovare il salto verso il calcio che conta, quel calcio che troppo alla svelta ci è sfuggito.

Il rigore realizzato da Cesarini
Ci siamo arrivati dopo una giornata da Picco, una di quelle giornate che ti rimangono nella mente per sempre, dove le sensazioni si rincorrono veloci tra imprecazioni e sudore, depressione e speranza.

Il destino ha voluto che questa volta sia toccato a noi esultare, dopo che troppe volte in passato era toccato ad altri, magari talvolta in condizioni diverse, magari con meno carte da giocare, ma pur sempre aggrappati alla speranza della vittoria.

Ha deciso quello che sta diventando l'idolo di casa, il Golden Boy della nostra città, il nostro Totti; freddo ad andare sul dischetto, micidiale con un destro vellutato ad accarezzare il palo.

L'esultanza dello spezzino dopo il gol

Due prodezze, alle quali va aggiunto l'assist a lanciare Herzan che ha provocato il rigore del vantaggio, proprio nel momento nel quale si stava cominciando a pensare ad una gara in salita, senza sbocchi e magari con l'inevitabile nervosismo da ansia da risultato.

Il rigore ha sbloccato la squadra, mentre il Picco minuto dopo minuto prendeva coscienza della vittoria e della Promozione, dopo due anni di agonia in Campionati che poco hanno a che vedere con la passione ed i numeri di una piazza che rimane innamorata dei propri colori.

Numeri da B o perlomeno da altissima C1, quelli di un Picco che quando si veste a festa come in queste occasioni, fa innamorare anche chi il calcio lo segue con distacco.

D'Adderio saluta i tifosi

Un Picco che ci restituisce un Fulvio D'Adderio con il sorriso dopo tanto lavoro e tanta sofferenza, un allenatore arrivato tra la diffidenza di molti, che vince finalmente un Campionato, dimostrando che non sono i curriculum che fanno i mister, ma la loro preparazione e serietà professionale, e su questo aspetto, il molisano non teme confronti con nessuno.

Un Picco che ci restituisce un Presidente Volpi con gli occhi lucidi, abbracciato dai tifosi che gli hanno fatto firmare maglie e sciarpe nella festa di Piazza Europa.


Il Presidente indica la via giusta...
Un Presidente colpito dall'affetto della gente per la propria squadra, che si sente sempre più parte di un progetto, magari partito in sordina, ma che ora sta piano piano assumendo connotati più delineati e precisi.

Basti pensare a quello che è il motto di un imprenditore che fuori dal lavoro è un grande sportivo e vuole soprattutto fare qualcosa di positivo per lo sport e per chi lo pratica: sono un vincente, forse anche fortunato, ma gioco sempre per vincere...



Quel che si può dire dopo due anni di Presidenza Volpi, è che il Programma di minima, il ritorno in C1 è già in archivio, con qualche sofferenza, forse di troppo visto il sacrificio economico, ma certamente oggi più che mai si può affermare che è iniziato un ciclo, dove ci porterà, solo il fato lo sa, ma c'è una certezza, da stasera il Popolo Bianco può nuovamente sognare in grande, e con i tempi che corrono è veramente tanta roba!
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