CERCA NEL WEB

mercoledì 24 febbraio 2010

In Volpi Veritas

E' probabile che la giornata di domenica 21 febbraio 2010, sia destinata a segnare uno spartiacque netto per il tifoso spezzino, una linea di demarcazione fra la sofferenza e la rinascita, fra lo scetticismo e la fiducia.

Il Presidente Volpi ha parlato! Lo ha fatto dopo un bel po' di tempo, e paradossalmente, come capita spesso a chi ha avuto successo dalla vita, lo ha fatto nel momento giusto, il che riveste un significato ancor più netto ed esplicito e da anche maggior risalto alle sue parole.

Personalmente vado sottolineando già da qualche mese come l'inerzia sia cambiata in seno allo Spezia Calcio, dopo gli inciampi della stagione passata, sui quali non voglio tornare, perché ritengo che cresca solo chi accetta di cambiare, ed in questo senso, c'è da riconoscere che qualcuno è cambiato, in meglio.

Ci tengo però a precisare che ho sempre creduto, sin da quel giorno di Agosto del 2008, quando Volpi si presentò in Piazza Europa, nella bontà del Progetto, ma soprattutto nella fortuna che ci era piovuta dal cielo in quella triste estate passata a leccarci le ferite.

Sarà un controsenso, ma a quella partenza in sordina, a quell'improbabile scaletta di basso profilo con la promessa della C1 in cinque anni, io non ho mai creduto, proprio per il ritratto che mi avevano tracciato del Presidente Volpi.

Anche per questo, a fine stagione scorsa, mi sono apertamente schierato tra quelli che "pretendevano" dal Patron, poco incline alle sconfitte, un cambio netto nella gestione della società, con la definizione di ruoli più precisi e di autonomia degli stessi.

Con qualche incidente di percorso, vedi Barzaghi, si è arrivati ad una situazione più sensata, ma soprattutto più efficace e redditizia a livello di risultati sul campo, quelli che rappresentano poi la seconda importante svolta di questa stagione.

Su questo, mi spiace deludere quella parte "estremista" della tifoseria che si attribuisce il merito di aver, per così dire, forzato le scelte del Presidente, costringendolo a cambiare rotta.

Non è andata affatto così, Volpi da sempre, sa tutto quello che accade in società, per filo e per segno, e da più interlocutori, tanto che, nella conferenza stampa di domenica, ha voluto anche precisare, il motivo per il quale è venuto a fare sport nella nostra città, sollecitato da qualche voce di popolo.

E' possibile che si sia reso conto strada facendo, ancor più che all'inizio, quale siano ambizioni ed attaccamento della piazza, ma tutto ciò nel percorso di crescita societaria già programmata e pianificata.

D'altronde la nostra diffidenza alla spezzina, frutto di scottature che hanno lasciato più di un segno, ci spinge spesso a non credere ai benefattori, a chi magari arrivato ad una certa età, decide di buttar via qualche soldo, per divertimento, legati, non a torto, all'assioma del "vengo se mi date"!

Per fortuna ci ha pensato lo stesso Volpi a spiegare motivazioni e programmi, con la chiarezza dei forti e la determinazione dei vincenti, elogiando anche il suo staff ed una squadra che, proprio domenica, ancor più che in passato, ha dato dimostrazione di forza e qualità superiori alla categoria.

Tutto facile quindi? Non proprio, il percorso della risalita, ha fatto vittime e creato fazioni, qualche delusione cocente ed il livello del campionato scorso, hanno allontanato spettatori dal Picco, ora difficili da recuperare, ma forse il tempo ed i successi, "cureranno" anche queste disavventure.

Quel che conta è che tutti ora più che mai, abbiano preso coscienza che, forse per la prima volta nella nostra storia, c'è chi promette basandosi su solide realtà e non su Castelli di sabbia, creati ad arte per portare avanti interessi personali.

Una frase su tutte rimane impressa e fa intravedere scenari mai visti prima: "per vincere in futuro, il problema non è trovare i soldi, ma mettere le persone giuste nei posti giusti", non aggiungo altro.


P.S. : O meglio, mi piace aggiungere qualcos'altro, rivolto magari a chi fa della presunzione la sua ragione di vita, a chi etichetta le persone e poi le giudica, a chi non rispetta il pensiero degli altri e lo calpesta. A questi dico: andatevi a rivedere le cose che avete dato per scontate e confrontatevi con quelle...
Share/Bookmark