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martedì 19 gennaio 2010

Un pareggio amaro, ma la strada è quella giusta


Quando il pallone, colpito da

Del Padrone, è stato salvato sulla linea di fondo da Silva, guardando la disposizione delle squadre in campo, ho subito temuto il peggio.

Troppi giocatori in maglia bianca sostavano nei pressi dell'area avversaria, mentre gli avversari, con le loro ultime forze, si stavano lanciando verso la nostra area.

Poi è venuto il fallo del Capitano del Legnano che l'arbitro ha ignorato, la scivolata di Scantamburlo ed il colpo da biliardo del pareggio, ma tutto nasce, purtroppo, dall'ingenuità del giovane Alessio, da rimarcare, ma non certo da condannare.

Vi confesso che non me la sono presa più di tanto per questo pareggio, logico che disturbi, soprattutto perchè è costato la vetta della classifica e perchè scaturito in un contesto che sembrava ormai non dover cambiare più.

Ma se si rivede con calma il film dell'incontro, giocato su un campo di patate, si scorge lo Spezia delle ultime apparizioni, se possibile ancor più conscio delle proprie possibilità, lo Spezia dei nove risultati utili consecutivi.

Si rivede la solidità di un centrocampo con due mastini come Padoin ed Herzan, con il Ceco tornato finalmente ad essere il giocatore che si conosceva, con in più l'inventiva e la classe di Ferrarese ed il solito motorino inesauribile di Capuano.

Logico anche che gli equilibri si siano modificati, nel passare, in cinque minuti, dalla coppia Capuano - Herzan, a Del Padrone e Grieco, anche se, non sono certo entrati dei pivelli.

La difesa aspetta il ritorno di Milone e Vargas per sistemarsi, ma gli elogi a Salvalaggio e Scantamburlo, anche per la prestazione di domenica, sono doverosi; semmai è un peccato che l'ex Veneziano sia incappato in una situazione sfortunata proprio in coincidenza con il gol del pari.

Cintoi sta mostrando la maturità giusta, Enow si è ormai "adattato" alla fascia sinistra, Aprea sbaglia poco e da sicurezza al reparto.

Se poi si guarda l'attacco, orfano da ormai un mese e mezzo di Moro ed ugualmente in grado di dare continuità, frutto della definitiva esplosione di Lazzaro, ormai maturo per giocarsi carte importanti nel professionismo e dell'apporto di peso specifico che Beretta sa dare, grazie a mentalità ed esperienza da categoria superiore.

Non a caso mister Scienza del Legnano ha parlato di quei due "fenomeni" la davanti, riferendosi alla coppia spezzina.

In settimana arriverà anche Cesarini a giocarsi le sue carte, con la gioventù e la voglia di fare che ne ha reso un giocatore fuori categoria in serie D, a completare un reparto che non ha eguali nel nostro girone.

E' probabile poi che il mercato non si fermi all'arrivo del talento da Sarzana, ma  è lecito pensare ad ulteriori mosse di Varini che potrebbero portare all'arrivo di un terzino sinistro di ruolo e forse di un altro esterno di centrocampo, per lanciare la definitiva volata al primo posto.

Conforta intanto il compatto sostegno dei quattrocento tifosi presenti a Legnano, a dimostrazione che la strada, anche da parte della tifoseria, sembra essere tornata in discesa, ora si aspettano solo i numeri al Picco, sperando che gli "scettici", non aspettino le ultimissime gare per riavvicinarsi alle scalee dello Stadio.

Certo qualcuno dirà, siamo ancora nel gruppone, l'Alto Adige sembra un osso duro, il campionato è insidioso... tutto vero, ma lo Spezia che stiamo vedendo può fare il vuoto, ha i mezzi tecnici, societari e di blasone per farlo; la strada sembra quella giusta, i segnali, quelli giusti, se poi c'è ancora chi i bicchieri li vede mezzi vuoti, non so che farci...

1 commento:

  1. Questa esamina secondo me rispecchia esattamente il momento dello Spezia. L'unica cosa è che invece a me il pareggio ha bruciato moltissimo, proprio perchè meritavamo i 3 punti, e naturalmente per il come è arrivato (ingenuità dell'ultimo minuto, fallo avversario, circostanze sfavorevoli). Paolo Carafa

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