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lunedì 5 ottobre 2009

Il bicchiere mezzo vuoto e quello mezzo pieno...



Diciamo la verità, tutti noi sapevamo che a Carpenedolo non sarebbe stata una passeggiata, ma in cuor nostro ci si augurava il colpaccio, avevamo bisogno del colpaccio, non fosse altro per il fatto che nelle precedenti due gare si era raccolto la miseria di un punticino e anche risicato.

E' arrivato un pari, uno di quei pareggi che anche rivedendoli più volte ti lasciano sempre il solito interrogativo, ho perso due punti o ne ho guadagnato uno e lo metto via con soddisfazione?


E' la vecchia storia del bicchiere, quello che il DS Varini vede assolutamente mezzo pieno, confermando le parole già dette in precedenza... "soffriamo ora, rimaniamo a ridosso del primo posto, poi con il ritorno degli infortunati ed al limite con qualche bel ritocco a gennaio, ci divertiamo", mentre qualche tifoso vede sempre mezzo vuoto, come ieri nel dopo gara, manifestando la propria insoddisfazione.

Io penso che sia necessario, in questi momenti, mantenere invece i nervi saldi, perché lo Spezia è terzo in classifica, sta facendo a meno di giocatori importanti in mezzo al campo, ne adatta altri in ruoli non congeniali ed ha recuperato da poco pedine fondamentali come Herzan e Carrara che, gioco forza, non possono avere i 90 minuti nelle gambe.

Tornando alla gara di ieri, semmai il cruccio di mister Lombardo sarà quello di capire a fondo cosa abbia causato la metamorfosi della squadra, padrona del campo nella prima ora di gioco, a tratti in balia dell'avversario nel finale, come già peraltro era successo a San Bonifacio.

Ma le differenze tra le due trasferte sono palesi ed evidenti, lo Spezia di ieri è stato molto più convincente nel primo tempo, il gol non è venuto in maniera casuale come in Veneto e le occasioni per raddoppiare ci sono state e anche numerose, sia prima del gol dei padroni di casa, sia dopo.

Ed allora che è successo? Innanzi tutto le uscite dal campo di Herzan e Moro, sino a quel momento forse i migliori tra tutti, il primo padrone del centrocampo e tornato ad occupare un ruolo di primaria importanza nel gioco dello Spezia, il secondo per tecnica, inventiva e visione di gioco una spanna sopra tutti in questa categoria; poi il vistoso calo fisico di altri, come Padoin e Scantamburlo,  ad esempio, che hanno finito per soffrire la maggior rapidità di Germani e di Valeri.
 
Ma se vogliamo analizzare ancor meglio, non si può certo dimenticare l'assetto del centrocampo, dove Del Padrone soffre di scarsa personalità in trasferta e Carrara, seppur bravo tecnicamente, si è mostrato ancora privo di quella dinamicità indispensabile in quarta serie.

Meglio ha retto la fascia destra dove Cintoi ha tenuto bene e Capuano ha macinato chilometri, ma anche lì, nel finale qualcosa è filtrato.

Tutto qui? Non proprio, se la squadra perde le distanze giuste e cala fisicamente, i centrali difensivi devono salvare il salvabile, e qui qualche sbavatura è venuta fuori, sarebbe stato difficile il contrario, anche perché mentre Capogna nel primo tempo non aveva inciso, il suo sostituto Pietro Lorenzini, ha invece fatto una bella gara sfiorando la rete in due o tre occasioni.

Ed ancora Padoin, generoso, duttile quel che si vuole, si è divorato un paio di gol di cui uno clamoroso, ma sai quello che può darti e diciamo che è incappato in una giornata storta.


Piuttosto questa gara, ci conferma quella che già da un po' era più che una sensazione, Lazzaro ha fiuto del gol, il Picco lo esalta, ha la rabbia dell'attaccante vero, ma alla squadra serve infinitamente di più Beretta, per come gioca la palla, per come dialoga con i compagni, per come fa salire la squadra.

In ultimo spenderei due parole per il mister, a bocce ferme viene da chiedersi se i cambi potessero essere diversi, se magari fosse meglio portare in panca Ferdani invece di uno tra Ronchetti, Salvalaggio o Lollo, ma cosa sarebbe cambiato? Se hai troppi pezzi fuori giri, da qualunque parte ti giri a riparare ne lascerai scoperta un'altra, non mi sento di fargli appunti, in questo momento non è il caso e soprattutto non è il momento storico giusto, voglio vedere lo Spezia almeno un mese con il rombo a centrocampo titolare, poi tireremo le somme.

Giusto poi per aprire altre possibili discussioni o per rinverdire neppure troppo antiche paure, cominciamo pure a chiederci se questo Alghero ha la stoffa della squadra da fuga o si può, per così dire, star tranquilli...

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